Nel 1908, il calcio italiano andò incontro a importanti cambiamenti, dovuti alla decisione della Federazione Italiana del Football (FIF) di italianizzare a forza il campionato, escludendovi i giocatori stranieri che pure avevano fondato il gioco. I rossoneri, il Genoa e il Torino, non accettando questo escamotage che toglieva agli stranieri il diritto di competere per il titolo di «Campione d’Italia», rifiutarono di partecipare al Campionato Italiano e si ritirarono anche dal torneo Federale, poi definitivamente delegittimato dall’assegnazione postuma del relativo trofeo, la Coppa Spensley, al Milan a titolo risarcitorio. Nei campionati dal 1912 al 1915 ci fu una vera esplosione: parteciparono in crescendo 30, 45 e persino 51 squadre nello scudetto vinto dal Genoa nel campionato 1914-15, l’ultimo disputato prima della grande guerra. C’è un filo rosso che lega Montenero di Bisaccia a Perugia (città in cui nasce ed è stata presentata ieri la settima edizione del Giro d’Italia Amatori), quello del tessuto della divisa del calciatore montenerese Nello Malizia, il portiere del Perugia dei miracoli, la prima formazione nella storia del calcio italiano a chiudere imbattuta, al secondo posto in classifica.

Fra le riserve, già dalla precedente edizione della Seconda Categoria 1909-1910 era stata attivato un torneo per i club meridionali, la Quarta sezione, che era tuttavia escluso dalla corsa per il titolo nazionale, i cui vincitori erano soliti essere invitati dalla Federazione a iscriversi in Prima Categoria pur senza obblighi. Nel 1925 venne creata una Lega delle Società minori che centralizzò il torneo di promozione della Terza Divisione togliendolo ai comitati regionali, mentre al Sud il progetto di riformare la locale Prima Divisione portandola a livello interregionale come al Nord naufragò per il sabotaggio dei club laziali e pugliesi. Per raggiungere l’obiettivo prefissatosi, la Federazione attuò una sfasatura tra l’organizzazione calcistica delle due parti del Paese, elevando d’ufficio i tornei del Sud alla Prima Categoria, pur non essendo tali raggruppamenti paragonabili a quelli del Nord. Prima Categoria tornei riserve naz. A quei tempi le formazioni meridionali disputavano vari tornei regionali inquadrati nella Terza Categoria, livello consono in rapporto alla forza delle squadre del Nord. Nel 1905 fu istituita anche una Terza Categoria principalmente per terze squadre di minorenni, ma liberamente aperta anche a formazioni titolari composte anche da giocatori maggiorenni di ancor più limitata levatura ma interessate al fatto di andare incontro, grazie ad un’organizzazione circoscritta al livello regionale, a spese ancora più contenute.

1905 · 1906 · Dal 1995 il Moto Club Canzo organizza l’Old Trial Cup, che richiama piloti da tutta Europa. Corso Europa a Milano viene ceduta. Corso Umberto I: è uno dei decumani principali del centro, che con via San Bernardino all’incrocio con il corso Vittorio forma i «Quattro cantoni». Di solito, non sono neppure cumulabili con altre promozioni in corso. Il complicato meccanismo testé descritto rese però sempre più lungo ed affollato il campionato, anche perché se da un lato il campionato di Promozione mise effettivamente in palio una serie di promozioni al massimo torneo, il contrario sistema delle retrocessioni fu subito di fatto abbandonato a suon di ripescaggi. Nel marzo 2013, Pergolizzi subentrò all’esonerato Massimo Silva sulla panchina dell’Ascoli in Serie B, ma venne poi in seguito anch’egli esonerato e fu richiamato Silva, crea la tua maglia da calcio il quale però non riuscì a salvare la squadra bianco-nera dalla retrocessione. Il risultato del rissoso biennio 1908-1909 fu una nuova importante riforma che per la prima volta introdusse il girone unico nel massimo campionato del 1909-1910. La Federazione era però a questo punto intenzionata ad allargare gli angusti confini del torneo, onde conferirgli una reale valenza nazionale, ma il problema era la nettissima differenza di valore fra le squadre provenienti dalle diverse parti del Paese.

La rottura avvenne nel 1921 quando i grandi club, vedendosi respinto il loro Progetto Pozzo sulla riforma dei tornei, se lo realizzarono da soli abbandonando la FIGC creando un’associazione privata, la Lega Nord, che organizzò un campionato privato a 24 squadre, la Prima Divisione, e aderì a una nuova organizzazione, la Confederazione Calcistica Italiana, cui si iscrissero sia alcune squadre minori cui vennero proposti dei campionati regionali attraverso i quali si poteva accedere a una finale nazionale organizzata dalla Lega Nord per sostituire le sue retrocesse, sia tutto il calcio meridionale. All’esordio della nazionale italiana di calcio, avvenuto nel 1910, fu utilizzata una divisa di colore bianco con polsini e collo inamidati e nastro tricolore appuntato sopra. Italiano: la Federazione dovette quindi riconoscere alla Pro Vercelli campione federale il secondo titolo tricolore consecutivo e disconoscere il torneo italiano. Se le prime due edizioni videro scendere in campo solo le squadre del Piemonte e della Liguria, nel 1900 arrivò la prima rappresentante della Lombardia, il Milan, cristallizzando per oltre un decennio un football tricolore limitato al ricco Triangolo industriale.

By Rosario