Ci becco un vecchio amico, che gioca a buoni livelli tra i dilettanti e che quando può, mi dice, viene qua a vedersi un po’ di calcio dal sapore antico. Solo dal 1974 la squadra ha preso parte a tutte le successive eliminatorie, senza tuttavia successo per numerosi anni. La parte più interessante di questo quadro di post-modernismo sportivo è il parterre, occupato da elementi di varia umanità. Negli anni duemila il primo a vincere la classifica cannonieri è stato Davis Curiale nella stagione 2017-2018. Damiano Morra, con 320 presenze, è il calciatore con più presenze ufficiali, mentre Mariano Izco con 218 partite giocate in Serie A, detiene il record di presenze in massima serie. Ai sensi delle norme federali, nell’estate 2017 l’iniziativa per la rifondazione del sodalizio pontino passa al sindaco di Latina, Damiano Coletta, che si occupa di raccogliere le manifestazioni d’interesse per la ripartenza della tradizione sportiva nerazzurra dalle leghe dilettantistiche. Alle radici del calcio le maglie non sono sfregiate dalle scritte commerciali e l’ala destra gioca con il numero 7, quasi sempre con i calzettoni abbassati. Nei 13 anni di presidenza Francis Borelli, il Paris Saint-Germain ruotò attorno alle figure di Dominique Baratelli, Luis Fernandez, Dominique Bathenay, Nabatingue Toko, Dominique Rocheteau, Ivica Šurjak e in seguito a Safet Sušić, Joël Bats e Gabriel Calderón, tutti pilastri delle loro rispettive nazionali.
Alle radici del calcio, il calcio è soltanto un gioco e i giocatori giocano per divertirsi. Non c’è bisogno di andare lontano, almeno oggi: le radici del calcio affiorano prepotenti a dieci minuti di macchina da casa, ai margini di una borgata, dove una grattugia a forma di campo è l’appendice finale di un viottolo degno di un camel trophy. Ma oggi è sabato e ci vuole una tisana, una coperta calda, qualcosa che mi riporti in una dimensione a forma di palla, non di business. L’arbitro ha una discreta pancia, ma è comunque più in forma di alcuni dei giocatori che si affannano tra la polvere. La stagione 2001-2002, nonostante la presenza di diversi giocatori navigati d’esperienza con un passato di livello, e cioè il portiere Daniele Balli, la coppia di centrali Andrea Bellini-Bianchini, il regista Pierpaolo Bisoli e gli ex centravanti viola Francesco Baiano e Giacomo Banchelli, che costituiscono l’asse portante titolare, dopo tre stagioni consecutive fra i cadetti, la Pistoiese farà ritorno in Serie C1. Il vicepresidente, il giornalista Carlos Mesa, ha preso il suo posto ma, nonostante la sua abilità dialettica, il Paese ha continuato a vivere in perenne sommossa. Nonostante il videogioco sia oramai prossimo alla pubblicazione (il lancio è atteso il 28 settembre), la compagnia statunitense è riuscita a correre ai ripari e ha provveduto a diffondere in queste ore un nuovo trailer su Twitter in cui Cristiano Ronaldo indossa la maglia della Juventus, circondato dai suoi nuovi compagni di squadra, tra cui Giorgio Chiellini, Douglas Costa, Paulo Dybala e Emre Can.
«L’immagine di un ragazzo keniota con una maglietta autoprodotta su Twitter mi ha toccato molto – ha detto il calciatore, che ha origini turche -. I Milossa avevano fatto edificare nel 1700 un grazioso palazzo sito nello slargo di via Carrera detto Pian de Miluòsa. Già, le maglie. La società, completamente autogestita e autofinanziata, ha fatto un scelta drastica: nessuno sponsor stampato sulle divise. E poi c’è il muflone, che compare un po’ ovunque: sui muri degli spogliatoi, nei graffiti del bar e soprattutto sulle maglie da gioco. Ho visto un altro cane, nei paraggi, ma più che alla partita mi sembra interessato al tepore del fuoco e al profumo di carne che arrivano dalla zona in cui si arrostisce, maglia napoli 2025/26 nel retro. Anzi, in segno di disprezzo nei confronti del calcio-business, sulla seconda maglia – che viene indossata oggi – c’è scritto “sponsor”. Sono invece 5 i giocatori andati a segno almeno una volta nel periodo di militanza con il Cagliari: Riva (35 in totale), Rizzo (2), Domenghini (2), Astori (1), Barella (2) e Pavoletti (1) . A servirmi, durante l’intervallo, sono due giocatori in persona, appena usciti dal campo.
Le prime due edizioni della corsa hanno coinvolto oltre 20 mila persone che hanno coperto quasi 3 milioni di km, contribuendo così a donare 1,1 milioni di euro a SOS Children’s Villages sparsi in tutto il mondo. Con due avvisi importanti per la clientela: “guida poco che devi bere” e “non lasciate buffi”. Ritirare una maglia, in Italia, è una moda moderna, che risale a poco più di vent’anni fa, quando già esisteva la numerazione dal 1 a 99 (prima, con la numerazione classica, ovviamente non si sarebbe potuto procedere in tal senso). Tra loro c’è un cane, accovacciato in maniera a dir poco regale: segue passo passo i movimenti del suo padrone, uno stopperaccio, ora intento a sradicare palla e piedi a un attaccante avversario. Un hangar aeroportuale privato standard è di circa 38.000 piedi quadrati, che equivale a 0,87 acri. La palla non ha sempre un rimbalzo regolare e quasi mai viene accarezzata da piedi gentili. L’allenatore di casa, scarpette e giubbotto di ordinanza, staziona a bordo campo e sorseggia un cicchetto di qualche distillato potente.
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