IL PRECEDENTE DELLO ZAMORA – Come fa notare il portale specializzato Footyheadlines, non è la prima volta che il cuore, inteso come organo del corpo umano, finisce su una maglia da calcio. In 107 stagioni sportive a partire dall’esordio a livello nazionale, risalente al 3 novembre 1912, la Lazio ha disputato 95 campionati di massima serie (82 campionati di Serie A, 10 di Prima Categoria Nazionale e 3 di Divisione Nazionale), mentre per una volta ha partecipato al campionato di Prima Divisione Sud (1926-27) e per 11 volte a quello di Serie B (1961-62, 1962-63, 1967-68, 1968-69, 1971-72, 1980-81, 1981-82, 1982-83, 1985-86, 1986-87, 1987-88). I biancocelesti hanno terminato il campionato a girone unico 2 volte primi, 4 volte secondi e 7 volte terzi. In 107 stagioni sportive a partire dall’esordio a livello nazionale il 3 novembre 1912, inclusi 10 campionati di Prima Categoria Nazionale e 3 di Divisione Nazionale, oltre a 1 di Prima Divisione.
Quella delle Aquile è la formazione italiana ad aver disputato il maggior numero di finalissime nazionali (3 volte, più specificatamente nelle stagioni 1912-13, 1913-14 e 1922-23) ovvero gli incontri che, prima dell’istituzione del campionato a girone unico, mettevano di fronte le compagini campioni del girone Nord e quello Sud per decidere la squadra campione d’Italia. In 81 stagioni sportive disputate dalla Lazio nel massimo campionato a girone unico ha, dunque, terminato il torneo sul podio nel 16,05% dei casi. Il club laziale devolverà alla CRI una parte del ricavato dalla vendita delle sagome. Altro celebre calciatore ad aver scritto la storia del club romano, di cui è diventato una vera e propria bandiera, è stato Roberto Lovati, portiere e capitano della squadra tra gli anni cinquanta e anni sessanta, colui che ha raccolto l’eredità di Lucidio Sentimenti IV, e successivamente tecnico e dirigente, sia delle giovanili che della prima squadra. Da menzionare anche Tommaso Maestrelli, il principale artefice del primo Scudetto biancoceleste, scomparso nel 1976 poco dopo aver condotto la Lazio alla salvezza; Fulvio Bernardini, tecnico negli anni cinquanta e sessanta che nel 1958 regalò ai laziali la prima vittoria di un trofeo ufficiale, ossia la Coppa Italia; ed Eugenio Fascetti che, nonostante non abbia vinto alcun titolo, rimarrà nel cuore dei tifosi laziali insieme ai componenti della squadra da lui guidata nella stagione 1986-87, i cosiddetti Eroi del -9, i quali ottennero un’insperata salvezza agli spareggi dopo essere partiti con nove punti di penalizzazione nel campionato cadetto.
Da ricordare Umberto Lenzini, soprannominato dai tifosi Papà Lenzini, presidente del primo Scudetto biancoceleste nel campionato 1973-74, Leonardo Siliato, in carica quando la Lazio conquistò il suo primo trofeo ufficiale, ovvero la Coppa Italia 1958, e Fortunato Ballerini, alla guida dell’originaria Società Podistica Lazio per 18 anni (1904-1922) e al cui mandato si deve, il 3 ottobre 1910, l’istituzione ufficiale della sezione calcistica biancoceleste. Sono state dedicate alla squadra capitolina numerose canzoni come E vola l’aquila e Notti biancazzurre di Toni Malco, La più bella di tutte quante e Quant’è bello esse laziali di Aldo Donati, Caput mundi di Enrico Lenni e Cent’anni insieme, brano composto da vari autori in occasione del centenario della società romana e interpretato tra gli altri da Edoardo Guarnera, Pino Insegno e Mino Reitano, simpatizzante laziale, oltre ai noti «cantori» biancocelesti Donati, Lenni e Malco. Per quanto riguarda l’orientamento politico dei gruppi organizzati della Curva Nord, questi sono schierati su posizioni riconducibili alla destra sociale e all’estrema destra, facendo riferimento in particolar modo all’ideologia neofascista.
Come al solito, quando nasce una nuova wave bisogna stare attenti ai fake, cosa che ci raccontavi nel dietro le quinte, accade anche per le Soccer Jersey. Sempre nel 2023 anche l’istituto di ricerche Demos & Pi, che ha condotto un’indagine sul tifo calcistico in Italia per conto del quotidiano la Repubblica, classifica la Lazio come il sesto club più tifato, stimando i supporters biancocelesti nel 3% del totale. I prodromi del fenomeno del tifo organizzato in Italia si hanno nel 1932 quando proprio la tifoseria della Lazio va ad annoverare per prima la nascita di un’associazione organizzata e con struttura gerarchica, di sostenitori. Il tifo per la Lazio, tradizionalmente radicato dal punto di vista geografico a Roma e nelle altre province laziali, è presente anche in altre regioni d’Italia, il che garantisce un seguito alla squadra biancoceleste anche durante gli incontri fuori casa. La squadra di casa otterrà la salvezza, l’Udinese verrà promossa in serie A lasciando i silani al quinto posto. Importante citazione della squadra romana è presente anche in letteratura, nel libro Mangia, prega, ama – Una donna cerca la felicità (2006), autobiografia della scrittrice statunitense Elizabeth Gilbert, la quale racconta che durante la sua permanenza a Roma viene accompagnata allo stadio dall’amico Luca Spaghetti, commercialista capitolino di fede laziale, ad assistere a due gare delle Aquile, contro Sparta Praga e Bologna e altre partite le ha vissute guardandole in televisione sempre in compagnia del suo amico Luca.
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