Ecco perché il calcio viene utilizzato per prevenire l’osteoporosi, che è particolarmente problematica per le donne in post-menopausa. La prima vittoria arriva la settimana successiva, per 1-0 sul campo dell’altra neopromossa, l’Empoli. L’obiettivo è quello di mostrare questo tipo di indumento sportivo sotto un’altra luce, sottolineando la reale importanza che la grafica scelta dai club ha nell’immagine che il team da sul campo. L’idea è stata poi accolta ufficialmente dal club attraverso un comunicato il 7 luglio successivo. Il territorio comunale è classificato in area sismica (zona 2 dal 2003, zona 3S con analoghe caratteristiche dal 2006, zona 3 dal 2014) e parte di esso fu sede dell’epicentro del terremoto della Valle del Bisenzio del 26 giugno 1899, che raggiunse la magnitudo 5,1 della scala Richter e il VII grado della scala Mercalli. Le configurazioni migliori per avere nevicate con accumuli diffusi su tutta la città sono i sovrascorrimenti umidi dopo un precedente raffreddamento molto intenso (esempi più recente il 3 marzo 2005 e il 17 dicembre 2010, oppure l’ingresso d’aria artica dalla valle del Rodano con ciclogenesi sul Mar Ligure in successiva evoluzione verso l’alto Adriatico, purché sia associata a termiche stabilmente al di sotto dei -5 °C a 850 hPa durante la fase perturbata (esempi più recenti il 28 dicembre 2005 e il 18 dicembre 2009). Negli ultimi decenni, intense nevicate si produssero anche l’8 gennaio 1985, il 16 marzo 1987 e il 6 e 7 febbraio 1991, grazie all’interazione tra flusso umido nei bassi strati e aria gelida in quota.

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Nell’economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall’epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell’Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città, anche se intuibile solo parzialmente per la rapida urbanizzazione nella sua area, era quasi certamente collegata commercialmente a Misa-Marzabotto al fine di favorire gli scambi attraverso l’Appennino, lungo la direttrice che collegava le città di Spina e Pisa nel corso del VI-V secolo a.C. fino a decadere quasi improvvisamente al termine del V secolo a.C., per circostanze ancora non chiare. I famosi cantucci, tipologia di biscotti prodotti per la prima volta a Prato durante il Medioevo, vengono ancora prodotti dai panettieri locali. Per non farle, ti rendi le cose impossibili. La stagione 2007-2008 comincia sotto i peggiori auspici: eliminazione al primo turno della Coppa Italia (sconfitta per 2-0 a opera del Piacenza sul neutro di Fiorenzuola) e penalizzazione di 1 punto in classifica da parte della Co.Vi.Soc. I dati rilevati, a differenza di quelli del capoluogo toscano, non risentono pertanto dell’effetto isola di calore nella stagione estiva, mentre risulta meno incidente l’effetto albedo susseguente a eventuali nevicate nella stagione invernale, sia per l’ubicazione della stazione stessa sia per la ventilazione tendenzialmente maggiore; i valori estremi di quest’ultima stazione sono invece rappresentati dai −12,2 °C registrati dalla stazione meccanica l’11 gennaio 1985 e dai 40,4 °C registrati dalla stazione automatica il 5 agosto 2003 (nella stessa giornata la stazione meccanica raggiunse i 39,7 °C): la serie storica della stazione di Galceti ha avuto inizio però soltanto a partire dal 1971. Le precipitazioni di Galceti fanno registrare un valore più elevato (997,5 mm annui) rispetto al dato cittadino, pur presentando un analogo andamento per gli accumuli mensili e stagionali.

Le nevicate a Galceti risultano superiori per accumulo medio, per durata media del manto nevoso e per numero medio di giorni di neve rispetto a quello che si verifica nel resto della città, dove la zona mediamente meno nevosa risulta essere la periferia sud-orientale di Mezzana. La squadra di casa riuscì a raggiungere la semifinale, dove fu sconfitta dal Congo-Brazzaville, e vinse la finale per il terzo posto contro lo Zaire. A livello idrografico la città è attraversata dal fiume Bisenzio, affluente dell’Arno, che attraversa longitudinalmente il territorio comunale da Santa Lucia fino a Mezzana, costeggiando le mura di Prato presso Porta Mercatale. Manfredi accerchiò la città e la saccheggiò, distruggendola. Indizi sull’esistenza in loco di una città etrusca erano già stati ipotizzati nel corso del XVIII secolo, quando vennero raccolti svariati reperti di quell’epoca (tra cui il cosiddetto «offerente» esposto al British Museum), suggerendo per essa il nome di «Bisenzia», una mitica città etrusca scomparsa secoli fa e citata da locali letterati rinascimentali.

By Rosario