Ci sono molti ragazzi con la maglietta del Real anche al concerto che andiamo ad ascoltare al Teatro Victoria Eugenia. Dopo il bel gesto, il difensore ha voluto far vedere a tutti la maglietta regalatagli da Iniesta tramite i propri profili social: «Oltre a quello che è successo sul campo, quello di ieri sarà ricordato come il Clasico di Andres Iniesta, un vero classico. ci mancherai, amico». Alla fine dell’incontro i due si abbracciati, si sono scambiati le magliette e in una zona mista il difensore andaluso gli ha fatto di nuovo l’occhiolino: «È un peccato, un grande sta andando via. Lo seguiremo anche in Cina…». L’apice della sua carriera, comunque, è arrivato in una partita giocata contro il Congo, l’ultima del girone B ai Mondiali Under-16 disputati nel 1985 in Cina. Sergio Ramos, al termine della partita più seguita al mondo, ha chiesto al suo amico e compagno di nazionale la «camiseta» con il quale il fenomenale centrocampista ha disputato il suo ultimo Clasico. Si è fatto un gran parlare del «pasillo» che il Real Madrid avrebbe dovuto riservare al Barcellona fresco campione di Spagna e di un saluto ad Andres Iniesta, che a fine anno lascerà la Liga e si accaserà in Cina, ma, alla fine, sono stati fatti gli onori al numero 8 di Albacete in privato, senza grandi manifestazioni da parte di compagni di nazionale e avversari.

Jude Bellingham: Offiziell! DARAUF mussten Fans lange warten - DerWesten.de Sulla maglia è apparsa anche una dedica da parte del centrocampista culé al compagno di nazionale e avversario di mille battaglie: «Per il mio compagno Sergio, per molti momenti vissuti insieme e per altri da avversari, grazie e buona fortuna». San Sebastian è una città marinara di frontiera (la Francia è a 20 km) che alla fine dell’Ottocento, all’epoca in cui vennero ideati i concetti di “villeggiatura” e di “stazione balneare”, ebbe la fortuna di ospitare la coppia imperiale iberica, divenendo in poche stagioni un luogo di culto agli occhi dei benestanti della vecchia Europa. Le mattinate, le tarde mattinate, della nostra permanenza a San Sebastian le passiamo rigorosamente a fare i lucertoloni. Considerando solo la maglia azzurra, dietro ad Antognoni vi sono Riccardo Montolivo con 37 presenze durante la permanenza in Fiorentina e Giancarlo De Sisti con 29 incontri giocati. Nell’elenco dei fischiati dal Bernabeu c’è anche Ricardo Kakà, nel 2010 durante la parentesi non proprio edificante di Pellegrini, sulla graticola soprattutto dopo l’eliminazione in coppa con il Lione quando il pubblico, oramai deluso e arrabbiato, fischia il brasiliano sostituito a 15 minuti dalla fine.

Il 27 gennaio 2015, durante una partita di Football League Cup contro il Liverpool (1-0), è protagonista di un gesto violento ai danni dell’avversario Emre Can, al quale rifila volontariamente un pestone alla gamba sinistra a gioco fermo. E poi c’è la Serie A: l’arrivo di Ronaldo punterà i riflettori mondiali sul nostro campionato, e anche un abituale appassionato del nostro campionato – ammettiamolo, dai – avrà maggior interesse nel seguire una partita che si preannuncia poco interessante o dal pronostico scontato. L’ideale sarebbe fermarsi in ogni pintxo il tempo di una sola tapa e di una sola birretta per poi passare al locale a fianco. Dopo il bagno di sole, un salto da Elkar, il cd shop con ampia scelta di gruppi baschi che sta in Calle de Fermín Calbetón, e poi arriva l’ora del Tapa Tour. In realtà Mikel Aranburu è il capitano del Real Sociedad, la squadra di calcio cittadina che come l’Athletic di Bilbao, ingaggia prevalentemente giocatori baschi.

La partecipazione popolare è molto intensa, i giocatori spesso delle celebrità. Uscito anticipatamente da Coppa delle Coppe e Coppa d’Olanda, vince l’Eredivisie. Sarà questo presidente che, il 9 giugno 1991, solleverà la settima Coppa Italia. Nell’estate del 2006 si aggiudicò la Supercoppa europea contro il Barcellona e nel maggio 2007 vinse un’altra Coppa UEFA, nella finale contro i connazionali dell’Espanyol. L’avvio del girone di ritorno nel mese di gennaio fa registrare due vittorie in altrettante gare, ma la distanza dalla vetta rimane inalterata. Ci avevano consigliato di venire a San Sebastian in luglio, quando l’oceano attenua la sua forza, le sue acque finalmente si scaldano e la città si colora dei ritmi del festival jazz; ci avevano detto che una buona alternativa era il mese di settembre con il Palacio Kursaal affollato dagli operatori del Festival del Cinema; ci avevano infine segnalato come imperdibile la Tamborrada, fissata in gennaio, una specie di trailer del carnevale, che i baschi di San Sebastian interpretano riversandosi per le strade con tutto quanto si può percuotere e andando avanti a scandire ritmi, dalla mezzanotte al mattino.

By Rosario