Foggia Calcio 2013-14 · Sopra il simbolo comunale era collocato il nome della società, mentre al di sotto appariva un pallone da calcio del tipo Adidas Telstar. Anche grazie alle loro gesta in nazionale, oltre al contributo dato nel proprio club, hanno vinto il Pallone d’oro, massimo riconoscimento individuale per un calciatore, Gianni Rivera (1969), Paolo Rossi (1982), Roberto Baggio (1993), Fabio Cannavaro (2006) e l’oriundo Omar Sivori (1961). Il termine «oriundo» è diffusamente usato per indicare un calciatore di nazionalità straniera ma di origine italiana, equiparato nella normativa sportiva ai cittadini della penisola e perciò ammesso a far parte della nazionale azzurra; è stato il caso di Anfilogino Guarisi, Atilio Demaría, Luis Monti, Enrique Guaita e Raimundo Orsi campioni del mondo con l’Italia nel 1934, di Michele Andreolo campione del mondo nel 1938, di Mauro Germán Camoranesi campione del mondo nel 2006, di Jorginho, Emerson Palmieri e Rafael Tolói campioni d’Europa nel 2021, e di diversi altri calciatori a partire dagli anni 1930 fino a oggi. Nel 2023 in occasione della partecipazione alla terza serie A nella storia del club, esce il brano «Sogno Giallo Blu», con testo e musica di Simone Aquilini, dedicato al raggiungimento della massimo campionato.
Alla sua prima stagione, nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione 2009-2010, la nuova squadra verdeblù chiude al quarto posto con sole cinque sconfitte. Il ciclo di vittorie nella Coppa d’Asia si interrompe nel 2007, dove il Giappone chiude quarto. Ottavi di Coppa Italia. All’inizio degli anni 70 la squadra disputa con la denominazione di Sporting Club Frosinone dei campionati di terza serie nazionale. La Sanremese tornò nel calcio professionistico nel 1998, vincendo il girone A del Campionato Nazionale Dilettanti 1997-1998: con il Direttore sportivo Giovanni Gullo venne promossa in C2, perdendo però la finale della poule-scudetto dilettanti contro il Giugliano. Il 23 settembre 2012, alla quarta giornata del campionato 2012-2013, segna il suo primo gol in Serie A, ottenendo la vittoria casalinga per 1-0 sul Palermo, sua ex squadra. Nella stagione 2012-2013, a causa del mancato adeguamento del Turina ai nuovi standard del campionato di terza serie (che imponevano una capienza minima di 4 000 posti), la società decise di trasferire il suo campo casalingo presso lo stadio Mario Rigamonti di Brescia, in condivisione con la squadra cittadina.
Gli anni 80 e i decenni successivi hanno visto maglie gialle a tinta unita come avviene attualmente, con inserti blu che variavano a seconda della stagione, come per il campionato 1985-1986 ed il campionato 1989-1990, alla fine del quale la società fallisce e viene rifondata nella stagione successiva. La società decise quindi di adottarlo come inno ufficiale. Nell’edizione 2002-03 esordiscono anche le figurine della Serie A di calcio femminile e la Panini organizza una partita amichevole tra la selezione della Nazionale di calcio femminile dell’Italia e una squadra maschile formata da collezionisti, giocata sul campo ufficiale del Centro Tecnico di Coverciano e vinta per 4-2 dalle ragazze allenate allora da Carolina Morace. Con gli anni Sessanta e il più diffuso benessere che investe l’Italia, Diadora, grazie all’acquisto di nuovi macchinari e brevetti americani di produzione (come ad esempio la pressofusione), si evolve in una vera e propria fabbrica, con produzione di dimensioni e processi industriali, ma riuscendo a mantenere un’ottima qualità, e con essa la fama a livello nazionale.
Un esempio è quello della stagione 1956-1957 e della stagione 1968-1969 con le maglia e calzoncini a tinta unita ma di colore diverso. Diretto: quando si ha un tentativo fisico di recupero della palla da parte del difendente (ad esempio il tackle). La gang si dirige dunque al liceo di Crystal Cove, dove si svolgeranno le finali, e alle quali prendono parte anche altri personaggi insieme alle loro mascotte: lo squalo Jabber, Capitan Cavernicolo, la macchina Speedy Buggy, e il Fantasma Funky. Nella parte alta dello stemma si ergeva la dicitura FROSINONE e nella parte bassa CALCIO. Ingenti modifiche furono apportate allo stemma a partire dal 1999: lo scudo ebbe una forma più arrotondata rispetto al precedente. Nel 2004 il logo subì un leggero restyling: il bordo dello scudo diventò blu-azzurro mentre l’ovale che conteneva il leone, e il leone stesso, furono colorati di argento. La sua prima versione risale al 1963, quando la denominazione sociale era Sporting Club Frosinone; esso consisteva in uno scudo partito di giallo e azzurro (colori sociali frusinati), nel quale campeggiava un leone dorato, mutuato dal simbolo della città. Promosso in Serie B. Cambia denominazione in A.C.F. Ammesso nella nuova Serie A a girone unico.
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