Per il suo ruolo formativo nel calcio professionistico, è noto anche come «Casa degli Azzurri» e «Università del calcio». A fine marzo ’80, i Boys non organizzano ufficialmente la trasferta a Como, nel tentativo, rivelatosi poi inutile, di evitare la rappresaglia di comaschi. Nel novembre 1983, a Brescia, i Boys subiscono una sassaiola in curva e sono poi assediati dai rivali all’uscita; provvidenziale l’intervento della polizia. Genoa: antica rivalità. Tafferugli al “Tardini” nel novembre 1984. A fine maggio 1987, nella trasferta di Genova, lo striscione storico “C.U.S.”, compagno di tante avventure, è conquistato da rossoblù. Piacenza: nell’ottobre 1984 alcuni ragazzi dei “Boys” si uniscono ai piacentini in trasferta a Reggio Emilia. Prima della partita i tifosi hanno reso omaggio a Costantino Violi, per tutti Tino, fondatore dei “Danè” e poi dei “Boys”. I pantaloncini da gioco sono generalmente bianchi o, più raramente, blu – in modo da avere un completo a tinta unita -, mentre i calzettoni, nei primi decenni composti da righe orizzontali biancoblù, con il tempo sono diventati prima blu con risvolti bianchi, poi monocromatici (blu o bianchi). ”. Esposte pezze “Fighters” e “Arditi” Juve in Juve-Parma 04/05 e “Arditi” in Siena-Parma 04/05, in qualche modo finite in mano parmense.
L’agonia del neonato Parma Football Club è presto conclusa: alla vigilia della stagione 1969-1970, la dirigenza rinuncia all’iscrizione, lasciando il testimone del calcio cittadino all’altra società di Parma, la Parmense che, mettendo mano al portafoglio, acquista per 20 milioni dal vecchio Parma titolo sportivo e alcuni giocatori. Era il 13 gennaio 2013 quando una 50ina di Viking, Nucleo e N.a.b., si presentarono senza scorta e in corteo al “Bar Gianni”, ritrovo abituale dei Boys, cercando e trovando lo scontro per poi mettere in fuga i pochi ultras crociati presenti a quell’ora, con gli juventini che ebbero 20 diffidati per l’azione. Nell’ottobre ’82 i parmensi, in trasferta a Ferrara, conquistano lo striscione spallino “Boys”., poi esposto. Esposto in Nord su più piani lo striscione “Fuggi a Carrara, rompi con Ferrara, con lo Spezia scappi dopo i sassi, sull’A14 ti lanci in sorpasso, con il Sassuolo passeggio, stessa storia a Correggio, ora segni il goal della bandiera e lo vuoi dire all’Italia intera?
Sempre a Carrara, a fine agosto 2004, in precampionato, il pullman dei Boys è preso a sassate da carrarini e reggiani, gemellati tra loro. “Via dal campionato: non siete italiani” è uno striscione esposto in Parma-Triestina 82/83. -Padova: nel novembre ’85, a Padova, mentre gli ultras veneti si scontrano con la polizia fuori dallo stadio, i Boys prendono gli striscioni “Commando Ultrà Curva Nord” e “Ultras” (in origine dei vicentini). Milan: nel gennaio 1991, al “Tardini” di Parma, conquistato dai parmensi lo striscione milanista “Sconvolts”, che la settimana dopo sarà esposto a Torino, terza maglia inter 2025/26 contro la Juve. In Parma-Napoli 14/15 esposto “Ramon nel cuore dei Boys”, fondatore degli Ultras Spezia. Paris Saint-Germain: nel marzo 1996 scontri con gli ultras francesi a Parigi, sui Campi Elisi. I padroni di casa attaccano i Boys con aste e bastoni; i tafferugli proseguono per diversi minuti., ma, nonostante l’inferiorità numerica, gli emiliani tengono testa ai francesi. La pubblico, inaspettatamente gira e piace anche a qualcuno, uno giorno me la ritrovo in giro per i siti sportivi.
Secondo la legge italiana, è vietata la pubblicità e la sponsorizzazione di prodotti relativi al tabacco e, più recentemente, anche delle scommesse nonché, in generale, del gioco d’azzardo. 51 del 16 settembre 1966, in base alla quale venne stabilito lo scioglimento delle vecchie associazioni militanti nei campionati professionistici (Serie A e Serie B), con contestuale relativa nuova costituzione in veste di società commerciali munite di personalità giuridica, individuata quale condizione imprescindibile ai fini dell’iscrizione al campionato di calcio, cfr. C’è ancora un Roberto Sorrentino allenatore in futuro o insegnante di calcio, come ami definirti, o pensi di cambiare ruolo o magari appendere la lavagna al chiodo? Dopo il gol al 178’ del portiere del Benevento, la sua carriera da allenatore del Milan pareva già al capolinea. Radice fu un ottimo allenatore e un grane uomo di calcio: fu lui ad importare per primo in Italia il «calcio totale» nato in Olanda.
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