Il 23 gennaio l’Atlético viene eliminato dalla Coppa del Re, ai sedicesimi di finale, per mano del Leonesa, squadra di Segunda División B, per 2-1 ai tempi supplementari. Negli ultimi venticinque anni il cambio di formula, da Coppa dei Campioni a Champions League, l’arrivo dei ricchi contratti televisivi ha consolidato l’identikit delle squadre che possono vincere il principale trofeo Uefa. Paradossalmente, in una fase nella quale sta diventando un evento sportivo di portata sempre più globale come il Super Bowl o la finale di Wimbledon, lo scontro tra la capitale e la principale città catalana si rinfocola nel cortile di casa. Solamente alcuni anni più tardi, sarà lo stesso Duckadam a smentire quella ricostruzione dei fatti, raccontando di essere stato colpito da una violenta e improvvisa trombosi alle mani mentre si trovava nella casa dei genitori ad Arad e di aver evitato il peggio solo per essersi fatto operare dalla miglior équipe medica della capitale, proprio grazie alla notorietà conquistata e al denaro ottenuto come premio per quell’incredibile vittoria. E proprio uguale a quello, decisivo, segnato sabato da Lautaro Martinez contro il Parma, è il gol-partita con cui Candellone manda a casa a mani vuote la Vis Pesaro – obiettivamente troppo inferiore sul piano tecnico – degli ex Colucci e Tomei.

Non sappiamo come andrà a finire e non sappiamo quanto di vero ci sia in tutte queste notizie; il “calcio mercato” è sicuramente uno degli elementi più peculiari di questo strano mondo dell’industria calcistica: è con il calcio mercato che le squadre creano la propria “forza produttiva”, i giocatori sono i “macchinari” per fare i propri fatturati; e la gestione del parco giocatori, nelle sue componenti di costo e di ricavo, è senza dubbio una delle aree da possono derivare importanti componenti di reddito (si pensi alla famosa cessione di Paul Pogba, maglia del real madrid 2025 che portò alla Juve una lauta plusvalenza nello scorso bilancio). In un post di qualche tempo fa ci chiedevamo se fosse vero che la finanza generi mostri; cercavamo di fare un po’ il punto sull’ammodernamento in corso dell’industria calcistica e di comprendere se un settore così refrattario a essere ricondotto a principi basilari dell’economia aziendale (la programmazione, l’efficienza, la misurabilità dei fenomeni aziendali) potesse invece essere riabilitato agli occhi di possibili investitori. Le conclusioni erano incoraggianti, grazie a varie dinamiche, per la verità un po’ contradditorie, che da alcuni anni si stanno facendo strada: sì, anche il calcio può essere un settore in cui investire, concludevamo. È stata una specie di scommessa tra amici, quelle fissazioni un po’ goliardiche che scattano quando si bagordeggia insieme e si condivide una passione sportiva.

field Vero che i test agostani sono spesso fuorvianti, ma se quella era una specie di prova generale, allora l’esito è stato positivo. • La Juve non perde da sei partite contro le squadre di Eredivisie (V4 P2), ovvero dal 2-0 contro il Feyenoord nella fase a gironi di UEFA Champions League 1997/98. Tre delle sue cinque sconfitte sono arrivate in Olanda. Ebbene, ecco che la cronaca si è incaricata di fornirci un caso di scuola su cui esercitarci; in un sonnacchioso pomeriggio di fine giugno il sito Juventibus lancia un’indiscrezione: a margine dell’affare Cancelo, la Juve sta trattando per l’approdo a Torino di Cristiano Ronaldo, la stella che da diversi anni si contende con Messi il podio più alto nell’olimpo calcistico, a suon di gol, trofei e palloni d’oro. Non ho vissuto quell’epoca, ma sono tempi diversi. I giocatori-bandiera sono la rovina delle società. Nessuno al momento ha commentato l’assenza rumorosa di CR7 ma qualcosa dovrà venire pur spiegata dalla società che già per bocca di Florentino Perez a poche ore dalle parole del portoghese che parlava della sua avventura a Madrid in passato, aveva sottolineato che ciò che contava davvero era soltanto il club. Hunter vestirà la casacca dei galácticos per tentare un nuovo assalto alla Champions League, competizione per la quale FIFA 19 ha ottenuto la licenza strappandola alla concorrenza di Konami e del suo Pro Evolution Soccer.

Alla «Sala Ruspoli» del Parco dei Principi Grand Hotel, presenti Francesco Totti, Luis Figo, Malagò, Candela, Aldair e Di Biagio. La stagione è ricordata con piacere dai tifosi del Real per la manita inflitta agli storici rivali del Barcellona il 7 gennaio 1995 al Bernabéu (tripletta di Zamorano e gol di Luis Enrique e Amavisca), un anno dopo quella rimediata al Camp Nou. Si tratta infatti del protagonista della modalità Il Viaggio introdotta dalla software house negli anni scorsi e che in questa stagione vedrà andare in scena il suo terzo e conclusivo capitolo. Il 29 gennaio 2019, Jesé ha firmato per il Betis in prestito fino alla fine della stagione. GRAZIE A MARADONA ARGENTINA CAMPIONE PER LA SECONDA VOLTA – E’ il Mondiale di Diego Armando Maradona. Il presidente riunì la dirigenza e pensò di dirmi: «Arrivederci, grazie». Emblematica la frase pronunciata dallex Vice Presidente della Federazione portoghese circa la sua prestazione al Mondiale: «Un bambino inesperto avrebbe fatto molto meglio di un Postiga zoppo». Bisognerebbe che ci stesse più vicino, più a contatto, per trasferire meglio ciò che lui vuole comunicarci. Ogni Freccia costa 9.000 euro lordi /una singola ora di volo, per velivolo. Tra i colpi più recenti: Nkunku va al Chelsea che ha pagato la clausola da 65 milioni di euro.

By Rosario