Il club attuale rappresenta una novità rispetto alle precedenti rifondazioni tutte avvenute nel solco della sua cronistoria calcistica: all’originaria Unione Sportiva Pistoiese del 1921 fece seguito la rifondata Associazione Calcio Pistoia del 1937 e il ritorno a U.S. Sulla panchina l’allenatore-giocatore Bergamasco sostituisce l’esonerato Costagliola; a questo subentra Olivieri (un ritorno) e infine Alberto Tuci. Alberto Pallotta, Angelo Olivieri, Magica Roma. Gli anni con questi due fornitori hanno creato varie polemiche fra addetti e tifosi: in particolare le divise del primo fornitore, a causa del fallimento dello stesso, divennero facilmente irreperibili, mentre il passaggio al colosso tedesco portò l’ambiente sportivo a criticare la scelta, lucrativa per il board ma penalizzante per le aziende autoctone inserite in un mercato esclusivamente irlandese e di nicchia. Vinse alcuni campionati minori fino ad approdare alla Divisione Nazionale nel 1928. Tra il 1929 e il 1936 partecipò al campionato cadetto sfiorando un paio di volte la massima serie, mentre il periodo tra il 1937 e il 1977 fu invece caratterizzato da una serie di saliscendi tra la Serie C, la Serie D, il campionato di Promozione, la IV Serie e una breve parentesi in Serie B subito dopo la seconda guerra mondiale, dove ottenne comunque un terzo posto.

La seconda serie, in onda dal 7 maggio all’8 giugno 2001, andava in onda come la precedente dal lunedì al venerdì in seconda serata verso mezzanotte sempre su Italia 1 ed era presentata dal Mago Forest affiancato ancora da Ellen Hidding. La Pistoiese (che nel frattempo era stata rifondata come Associazione Calcio Pistoia dopo il collasso finanziario del 1937) gioca l’ultimo campionato nel 1939-1940 prima di un lungo stop a causa del conflitto mondiale, poiché le difficoltà societarie divennero enormi sia dal punto di vista umano che economico; pertanto, anche a Pistoia, seguendo l’esempio di altre società, si decide di cessare ogni attività agonistica. Le difficoltà arrivano quando nella stagione 1947-1948, a seguito della riunificazione del campionato di Serie B da tre ad un unico girone, la squadra non dispone di un organico capace di reggere il confronto e scivola in Serie C. Nella stagione 1950-1951 la squadra retrocede in Promozione al termine di uno spareggio disputato a Forlì contro la Fermana: decisivi risultarono quindi i due punti persi a tavolino a causa di una svista dei dirigenti societari che in una gara avevano schierato un giocatore squalificato.

Non ottiene la promozione in quanto squadra B del Real Madrid. La prima squadra di calcio della città, il Pistoia Football Club, venne fondata nel 1911. Per un decennio, fatta salva l’apparizione in FIGC del 1913/1914, stante la mancanza in città di un impianto sportivo omologato, l’attività della squadra fu quasi esclusivamente amatoriale. Una cornice protegge la maglia da polvere, luce e altri fattori che potrebbero deteriorarla, garantendo che rimanga come nuova per anni. A completare un trittico perfetto di maglie è la nuova divisa third, di un elegante blu scuro abbinato a fini dettagli gialli. Nel consiglio entrò anche il presidente del Pistoia Foot-Ball Club Francesco Vallecorsi e la vecchia società cessò di esistere, abbandonando denominazione e colori, per confluire nella nuova polisportiva. Lo statuto recitava: «Come mezzi idonei a raggiungere il suo scopo, la società adotterà gli esercizi ginnastici, la scherma, il ciclismo ed altri sport affini, mediante la costituzione di speciali sezioni autonome che saranno rappresentate da un membro del consiglio e governate da un apposito regolamento». Per tale ricorrenza vengono organizzati la sagra del vitello (offerto in degustazione gratuita), la caccia al tesoro e altri giochi all’aperto per gli adolescenti del paese, il Miglio per la Pace, introdotto nel 1989, e vari spettacoli in piazza con la partecipazione di gruppi musicali, gruppi folk sardi, comici e intrattenitori vari.

Cambiò ancora il fornitore tecnico per il triennio 2006-2009. Scollo a «V» e logo del club in posizione centrale ritornarono con la jersey 2006-2007, caratterizzata, inoltre, da orli bianchi per maniche e corpino, nonché da due righini bianchi – uno a destra e uno a sinistra – che, dal collo, scendevano, prima ad arco e, poi, in linea retta, lungo i lati del fronte della maglia. Con le sue radici profonde nel passato, il Genoa occupa una posizione di rilievo nella storia del calcio italiano e si posiziona al quarto posto nella scala dei club più longevi del paese. A succedergli fu il croato Robert Prosinečki, che nelle qualificazioni al campionato del mondo 2018 guidò gli azeri al miglior risultato della loro storia nelle eliminatorie in termini di punti ottenuti (10), anche se il quinto posto finale in classifica nel girone da sei portò alle dimissioni del tecnico. Nel 2011 è andato in onda invece Noi dire Champions dove hanno commentato la finale di Champions League di quella stagione. Nel 1995 sconfisse nella National Hurling League i campioni in carica di Clare.

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By Rosario